Ottobre 2023

Decreto Legislativo 24 del 10 Marzo 2023 è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Esso recepisce la Direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo dell’ottobre 2019 in materia di Whistleblowing. Il Whistleblower è colui che segnala violazioni dei diritti dell’Unione.

La Direttiva ha lo scopo di armonizzare le normative nazionali a livello comunitario in tema di whistleblowing e di conseguenza il sistema di tutela del segnalante violazioni all’interno del contesto lavorativo.

Scadenze

Le disposizioni hanno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023.

Tuttavia, per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a 249, l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna decorre dal 17 dicembre 2023.

Quali sono i soggetti investiti dalla normativa?

Soggetti del settore pubblico:

le amministrazioni pubbliche, le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza o regolazione, gli enti pubblici economici, gli organismi di diritto pubblico, i concessionari di pubblico servizio, le società a controllo pubblico e le società  in house.

Soggetti del settore privato:

Soggetti, diversi da quelli rientranti nella definizione di soggetti del settore pubblico, i quali:

1) hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a  tempo indeterminato o determinato;

2) rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui alle parti I.B e II dell’allegato B (servizi, prodotti e mercati  finanziari  e   prevenzione   del   riciclaggio   e   del finanziamento del terrorismo)

3) Adottano modelli di organizzazione e gestione “231”, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di lavoratori subordinati di cui al numero 1).

 

Quali obblighi ci sono?

Attivazione dei canali di segnalazione 

Gli enti del settore pubblico e di quello privato, sono tenuti ad attivare un canale interno per la trasmissione e la gestione delle segnalazioni.

canale deve garantire la riservatezza, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, ove siano utilizzati strumenti informatici:

– della persona segnalante;

– del facilitatore;

– della persona coinvolta o comunque dei soggetti menzionati nella segnalazione;

– del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione;

e ove richiesto l’anonimato:

– della persona segnalante;

– del facilitatore;

Nomina di un responsabile delle segnalazioni

La società dovrà dare l’incarico di gestore delle segnalazioni:

– a una persona interna alla società;

-a un ufficio della società con personale dedicato, anche se non in via esclusiva;

-a un soggetto esterno.

Si deve trattare di soggetti autonomi, requisito che per ANAC va declinato come imparzialità e indipendenza. Negli enti del settore privato la scelta è rimessa all’autonomia organizzativa di ciascuna azienda.

Cosa possiamo fare per te?

Possiamo fornirti una piattaforma online che consenta al personale di effettuare le segnalazioni rispettando le indicazioni della legge: riservatezza, anonimato, corretta gestione delle segnalazioni, con le seguenti caratteristiche:

-Conformità  alla ISO 37001

-Conformità al GDPR

-Ambiente sicuro e inaccessibile dall’esterno grazie all’utilizzo di macchine virtuali all’interno di un cluster Kubernets

-Macchina virtuale dedicata per ogni cliente

-Processi di utilizzo del cluster certificati ISO 9001

Compliance procedurale

-Assunzione dell’incarico di soggetto esterno per la gestione delle segnalazioni

Formazione del personale

-Adeguamento del modello organizzativo ed eventuale implementazione di un Modello 231

-DPIA – Valutazione d’impatto della protezione dati e adeguamento della privacy policy dell’azienda

Sanzioni

Il nuovo decreto prevede che, fermi restando gli altri profili di responsabilità, l’ANAC possa applicare sanzioni amministrative pecuniarie fino a euro 50.000, nei casi in cui venga accertato che:

  • non sono stati istituiti canali di segnalazione,
  • non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni,
  • l’adozione di tali procedure non è conforme a quelle previste dal decreto,
  • non è stata svolta l’attività di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute,
  • sono state commesse ritorsioni,
  • la segnalazione è stata ostacolata o che si è tentato di ostacolarla o che è stato violato l’obbligo di riservatezza.

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